Gli acari della polvere possono essere una delle cause principali della congiuntivite allergica, una condizione che provoca prurito, arrossamento e infiammazione della congiuntiva. Questa reazione è spesso scatenata da allergeni presenti nell’ambiente come polline, peli di animali e spore. Comprendere le cause e i trattamenti disponibili è essenziale per ridurre i sintomi e proteggere la salute oculare.
Acari e infezioni oculari: perché gli acari creano danni agli occhi?
Gli acari della polvere sono microscopici aracnidi invisibili a occhio nudo, che vivono principalmente negli ambienti domestici, annidandosi in tessuti, tappeti, tende, materassi e cuscini. Si nutrono di scaglie di pelle umana e proliferano in ambienti caldi e umidi, motivo per cui tendono a essere più numerosi nei mesi invernali, quando gli ambienti chiusi favoriscono la loro crescita.
Anche se questi minuscoli organismi non mordono né trasmettono malattie infettive, possono rappresentare un problema per le persone predisposte alle allergie. I loro escrementi e frammenti di corpo contengono proteine che, una volta inalate o a contatto con la superficie oculare, possono scatenare una reazione allergica nel sistema immunitario. Questa reazione può portare allo sviluppo di disturbi oculari come la congiuntivite allergica, caratterizzata da prurito, infiammazione della congiuntiva, arrossamento e lacrimazione abbondante.

L’allergia agli acari può manifestarsi con sintomi stagionali o perenni, a seconda del grado di esposizione. In molti casi, i pazienti sviluppano anche rinite allergica, che si accompagna a naso che cola, starnuti e congestione nasale. La combinazione di questi sintomi può rendere la vita quotidiana particolarmente difficile, influenzando la qualità del sonno e la capacità di concentrazione.
Nei casi più severi, l’esposizione agli acari può provocare una forma più grave di congiuntivite allergica chiamata cheratocongiuntivite atopica, una condizione che può interessare anche la cornea e compromettere la visione se non trattata adeguatamente. Il contatto prolungato con gli acari può inoltre aumentare il rischio di infezione negli occhi, soprattutto nei portatori di lenti a contatto, che possono trattenere gli allergeni sulla loro superficie.
Per chi soffre di congiuntivite allergica perenne, il problema non si limita solo ai cambi di stagione, ma può persistere tutto l’anno. Gli acari della polvere, infatti, si trovano comunemente nelle case e negli uffici e il contatto quotidiano con questi allergeni può rendere cronici i sintomi della congiuntivite, causando un’infiammazione oculare persistente.
Se i sintomi diventano intensi e fastidiosi, è consigliabile consultare un oftalmologo, che potrà eseguire una valutazione dei sintomi e prescrivere i trattamenti più adeguati, come colliri antistaminici, corticosteroidi o stabilizzatori dei mastociti, per ridurre la reazione allergica e migliorare la salute oculare.
Congiuntivite allergica: sintomi e diagnosi
La congiuntivite allergica è una condizione che colpisce entrambi gli occhi e si manifesta con sintomi come prurito oculare, fotofobia, arrossamento e secrezione. Esistono due forme principali:
- Congiuntivite allergica stagionale: provocata da polline e altri allergeni presenti nell’aria durante specifici periodi dell’anno.
- Congiuntivite allergica perenne: causata da allergeni come peli di animali domestici, acari della polvere e spore di muffa, presenti tutto l’anno.
La diagnosi di congiuntivite allergica viene effettuata dall’oftalmologo attraverso una valutazione dei sintomi e test specifici come il prick test. In alcuni casi, viene utilizzata una lampada a fessura per analizzare la superficie oculare e individuare segni di infiammazione.
Come alleviare i sintomi della congiuntivite allergica
Per ridurre i sintomi della congiuntivite allergica, è fondamentale proteggere gli occhi dagli allergeni. L’uso di lacrime artificiali può aiutare a eliminare le particelle irritanti, mentre la pulizia delle palpebre con soluzioni specifiche aiuta a rimuovere eventuali residui di acari della polvere.
Il trattamento della congiuntivite allergica può includere:
- Colliri antistaminici come ketorolac e fexofenadina, che riducono prurito e arrossamento.
- Stabilizzatori dei mastociti come la ciclosporina, utili nelle forme più gravi di congiuntivite.
- Corticosteroidi, prescritti nei casi più severi per ridurre l’infiammazione oculare.
- Broncodilatatori e decongestionanti nasali, utili se la congiuntivite è associata a rinite allergica.
Prevenzione: ridurre il rischio di infezione e allergie oculari
Per ridurre il rischio di sviluppare infiammazioni oculari, è importante adottare alcune precauzioni. Lavare frequentemente le federe e i tessuti che possono ospitare acari della polvere, utilizzare purificatori d’aria e limitare il contatto con peli di animali domestici può contribuire a ridurre l’esposizione agli allergeni.
L’uso di colliri specifici, impacchi freddi e lacrime artificiali aiuta ad alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita di chi soffre di allergia agli acari. Per chi porta lenti a contatto, è consigliato un controllo regolare dall’oftalmologo per prevenire il rischio di infezioni batteriche o virali.