La scabbia è una malattia cutanea altamente contagiosa, causata dal parassita Sarcoptes scabiei, un acaro che scava nella pelle e provoca prurito intenso e irritazioni cutanee. Questo acaro microscopico si diffonde soprattutto tramite il contatto diretto e può infestare persone di tutte le età e ceti sociali. In questo articolo approfondiamo le caratteristiche, la morfologia, il ciclo di vita dell’acaro e come eliminarlo in casa, rispondendo anche alle domande più comuni su questa condizione.
Caratteristiche e morfologia dell’acaro della scabbia

Il Sarcoptes scabiei è un acaro minuscolo, invisibile a occhio nudo, con una lunghezza che varia tra 0,2 e 0,4 millimetri. Questo parassita presenta otto zampe, una forma tondeggiante e un corpo ricoperto di setole e spine che gli permettono di scavare piccoli cunicoli nella pelle. L’acaro della scabbia, noto anche come Sarcoptes scabiei var. hominis, si distingue per la sua capacità di vivere all’interno dello strato superiore della pelle, dove scava cunicoli per deporre le uova, alimentarsi e proliferare.
Dove si trova l’acaro della scabbia e dove vive?
L’acaro della scabbia si localizza prevalentemente sulla pelle umana, in aree specifiche come spazi interdigitali delle mani, polsi, ascelle, pianta dei piedi e palmo delle mani, dove trova un ambiente caldo e umido favorevole alla sua sopravvivenza. In alcune forme, come la scabbia norvegese o scabbia crostosa, si osserva una proliferazione di acari anche su cuoio capelluto, unghie e altre parti del corpo.
Gli acari non sopravvivono a lungo lontano dal corpo umano: possono vivere fino a 3 giorni in condizioni ambientali ideali, mentre sulla pelle possono persistere fino a 3 settimane. In condizioni favorevoli, una femmina può deporre dalle 2 alle 3 uova al giorno nei cunicoli, permettendo alla popolazione di acari di crescere rapidamente.
Ciclo di vita e proliferazione dell’acaro

L’acaro attraversa quattro fasi di sviluppo: uovo, larva, ninfa e adulto. Una volta deposte, le uova si schiudono in circa 3-4 giorni, liberando piccole larve che migrano verso la superficie cutanea per maturare. Dopo circa 10-15 giorni, le larve diventano acari adulti, pronti per riprodursi. La rapidità del ciclo vitale contribuisce alla proliferazione dell’infestazione e rende difficile eliminare completamente la scabbia senza un trattamento adeguato.
Come si prende l’acaro della scabbia?
La scabbia si trasmette principalmente tramite contatto diretto prolungato con la pelle di una persona infetta. Questo contatto può avvenire attraverso rapporti sessuali, stretta vicinanza in ambienti affollati o situazioni che favoriscono il contatto cutaneo, come nelle case di cura o in ambienti scolastici. Gli indumenti o le lenzuola possono contribuire alla trasmissione, ma è raro che il contagio avvenga in questo modo poiché gli acari della scabbia sopravvivono solo poche ore lontano dal corpo umano.
Sintomi e diagnosi della scabbia
Il prurito intenso, soprattutto notturno, è il sintomo principale della scabbia. Questo prurito è causato da una reazione allergica al parassita e alle sue escrezioni. Sulla pelle, si osservano anche lesioni cutanee come piccole vescicole e arrossamenti nei punti dove gli acari hanno scavato i loro cunicoli.
Altri segni includono:
- Papule e cunicoli: piccoli rilievi sottopelle simili a linee grigiastre.
- Vescicole che si formano spesso nelle aree di infestazione, come spazi interdigitali e polsi.
- Irritazioni diffuse in altre zone come ascelle, genitali e pianta dei piedi.
Diagnosi della scabbia
La diagnosi della scabbia viene effettuata mediante esame visivo della pelle e analisi microscopiche dei campioni cutanei. Un medico può identificare gli acari o le loro uova prelevando frammenti di pelle, e in alcuni casi può ricorrere a una diagnosi differenziale per escludere altre condizioni cutanee simili.
Come eliminare gli acari della scabbia in casa?
Per eliminare l’acaro della scabbia dall’ambiente domestico, è essenziale adottare alcune precauzioni igieniche:
- Lavaggio degli indumenti e della biancheria: Utilizzare acqua calda e asciugare ad alte temperature tutti gli indumenti, lenzuola e asciugamani che sono stati in contatto con la persona infetta.
- Igiene delle superfici: Pulire accuratamente mobili, letti e superfici dove il contatto con la pelle potrebbe aver lasciato tracce di acari.
- Aspirazione di tappeti e materassi: Utilizzare un aspirapolvere potente per rimuovere eventuali acari e uova da tappeti e superfici morbide.
In caso di infestazione severa, è possibile considerare l’utilizzo di prodotti acaricidi disponibili su manuali MSD o consultare un esperto di disinfestazione.
Cause e fattori di rischio della scabbia

La scabbia è causata dall’acaro Sarcoptes scabiei, un parassita che trova un ambiente ideale nella pelle umana. Alcuni fattori di rischio per l’infezione includono condizioni di affollamento, igiene limitata e situazioni di prossimità prolungata con persone infette. Le case di cura, gli ospedali e le comunità chiuse sono particolarmente a rischio, dato che la scabbia si diffonde facilmente in questi ambienti.
L’acaro della scabbia provoca un prurito intenso che peggiora durante la notte e può essere aggravato da grattamenti che espongono la pelle ad infezioni batteriche secondarie. Le forme severe di scabbia, come la scabbia norvegese, presentano migliaia di acari e sono altamente contagiose.
Trattamento della scabbia
Il trattamento della scabbia prevede l’utilizzo di farmaci topici e orali:
- Permetrina: È il farmaco topico più comune per trattare la scabbia. Viene applicato sulla pelle per eliminare gli acari e deve essere applicato su tutto il corpo, dal collo in giù.
- Ivermectina: Questo trattamento è disponibile in forma orale e viene utilizzato in caso di infestazioni severe o nei casi in cui i trattamenti topici non siano efficaci.
- Creme emollienti e antistaminici: Utilizzati per alleviare il prurito e prevenire l’infiammazione della pelle durante il trattamento.
L’intero nucleo familiare e le persone in stretto contatto con la persona infetta devono essere trattati simultaneamente per prevenire il contagio e limitare il rischio di una nuova infestazione.
Prevenzione e gestione della scabbia
La prevenzione della scabbia si basa sulla limitazione del contatto diretto con persone infette e sul mantenimento di un’igiene rigorosa. Inoltre, in ambienti di lavoro o comunitari, è importante adottare misure preventive, come la sanificazione degli spazi comuni e il trattamento tempestivo dei casi identificati.
Il periodo di incubazione della scabbia varia da 2 a 6 settimane, e durante questo periodo è possibile trasmettere l’infezione senza mostrare segni evidenti. Il prurito può persistere anche dopo il trattamento per alcune settimane, ma non implica la presenza attiva dell’acaro.
Domande frequenti su gli acari della scabbia
Dove si trovano gli acari della scabbia?
Gli acari della scabbia, noti scientificamente come Sarcoptes scabiei, si trovano principalmente sulla pelle umana, dove trovano l’ambiente ideale per sopravvivere e riprodursi. Questi parassiti prediligono aree del corpo che offrono protezione e calore, come le pieghe della pelle e zone di contatto stretto. Tra le aree più comuni di infestazione si annoverano le mani, specialmente negli spazi interdigitali tra le dita, dove l’acaro può scavare facilmente piccoli cunicoli nella pelle; le ascelle e l’area dei genitali, dove il calore e la presenza di sudore creano un ambiente favorevole per la proliferazione degli acari. Altre zone spesso infestate sono i polsi, il palmo delle mani e la pianta dei piedi, soprattutto nei neonati e nelle persone anziane, il cui sistema immunitario può essere meno resistente.
La scabbia è inoltre una malattia contagiosa che si diffonde facilmente in ambienti con una elevata densità abitativa, come ospedali, case di cura, dormitori e altre strutture comunitarie. In questi ambienti, il rischio di trasmissione per contatto diretto è molto elevato, dato che gli acari della scabbia si diffondono rapidamente da una persona infetta ad altre persone tramite il semplice tocco della pelle. Anche se è più raro, gli acari possono essere trasmessi indirettamente tramite oggetti condivisi come asciugamani, biancheria o indumenti. L’infestazione è più probabile in condizioni igieniche precarie, dove l’accesso alle risorse per la pulizia e la disinfezione è limitato.
Come eliminare gli acari della scabbia in casa?
Abbiamo creato un’approfondimento: Come disinfestare la casa per la scabbia? Per eliminare efficacemente gli acari della scabbia in casa, è fondamentale seguire una rigorosa routine di disinfezione e igiene degli oggetti e delle superfici che potrebbero essere stati contaminati. Gli acari non sopravvivono a lungo lontano dal corpo umano, ma possono vivere fino a 3 giorni su superfici come lenzuola, asciugamani, indumenti e mobili, per cui è necessario un trattamento completo per prevenire una nuova infestazione.
Inizia con il lavaggio di tutti gli indumenti, biancheria da letto e asciugamani utilizzati dalla persona infetta. Usa acqua calda, preferibilmente a una temperatura di almeno 60°C, e asciuga gli articoli a temperatura elevata. Anche il vapore è un ottimo alleato: utilizzare un ferro a vapore o un pulitore a vapore sui tessuti che non possono essere lavati ad alte temperature può essere efficace per eliminare eventuali acari residui.
Gli oggetti che non possono essere lavati, come coperte pesanti o cuscini decorativi, devono essere sigillati in sacchetti di plastica per almeno 72 ore. L’assenza di contatto con il corpo umano priva gli acari delle condizioni necessarie per sopravvivere. È anche consigliabile aspirare tappeti, divani e materassi con un aspirapolvere potente per rimuovere qualsiasi residuo, uova e larve degli acari. Dopo l’aspirazione, il sacchetto dell’aspirapolvere deve essere immediatamente gettato per evitare che gli acari possano fuoriuscire.
Infine, un’igiene regolare e l’utilizzo di prodotti acaricidi su oggetti di uso comune, come i letti o i divani, possono ulteriormente ridurre il rischio di reinfestazione. Anche se l’acaro della scabbia non sopravvive molto fuori dal corpo umano, un trattamento efficace degli spazi domestici è essenziale per prevenire la propagazione dell’infestazione.
Quali sono le cause della scabbia?
La scabbia è causata dal Sarcoptes scabiei var. hominis, un acaro microscopico che vive e si riproduce sottopelle. Questo acaro penetra nello strato superficiale della pelle umana, scavando cunicoli in cui depone le uova. La scabbia si diffonde principalmente tramite il contatto diretto prolungato tra la pelle di una persona infetta e quella di una persona sana. Questo tipo di trasmissione può avvenire attraverso rapporti sessuali, strette vicinanze tra familiari e anche attraverso un contatto casuale in ambienti affollati.
La scabbia è particolarmente comune in situazioni di affollamento o scarsa igiene, come in ospedali, scuole, dormitori o rifugi temporanei, dove è difficile mantenere un’igiene personale adeguata e il contatto ravvicinato è inevitabile. Anche se meno frequente, la trasmissione può avvenire indirettamente tramite lenzuola, coperte o indumenti che sono stati a contatto con la persona infetta. L’acaro della scabbia, infatti, può sopravvivere per breve tempo lontano dal corpo umano, per cui l’uso di oggetti personali senza disinfezione aumenta il rischio di contagio.
Alcune persone sono più vulnerabili alla scabbia a causa di un sistema immunitario indebolito; ciò include i neonati, gli anziani e le persone immunocompromesse. In questi casi, il numero di acari tende ad essere più alto e l’infestazione può essere più severa.