Gli acari sono una sottoclasse di artropodi appartenenti alla classe degli aracnidi, che include anche ragni, zecche e scorpioni. Sono organismi estremamente piccoli, spesso microscopici, con un’ampia varietà di specie diffuse in quasi ogni habitat del pianeta. Gli acari sono particolarmente noti per la loro capacità di vivere in ambienti domestici e causare allergie, ma esistono anche parassiti che infestano le piante, gli animali e persino altre forme di vita microscopiche.
Prima di scoprire cosa sono gli acari sappi che abbiamo creato una lista un elenco approfondimenti sugli acari.
Caratteristiche generali

Gli acari sono tra i più piccoli aracnidi, con una dimensione che varia dai 0,1 mm ai 2 mm, a seconda della specie. Nonostante le loro ridotte dimensioni, la loro struttura corporea è piuttosto complessa. Come tutti gli aracnidi, il corpo degli acari è suddiviso in due principali sezioni:
- Cefalotorace: che include la testa e il torace uniti, dove si trovano gli organi sensoriali e le appendici per l’alimentazione.
- Opistosoma: che costituisce la parte posteriore del corpo e ospita gli organi interni, tra cui quelli legati alla riproduzione.
Gli acari si differenziano dagli insetti per l’assenza di antenne e ali, e per avere quattro paia di zampe anziché tre. Nonostante ciò, alcune tipologie di parassiti possono avere modifiche morfologiche adattative, come ventose o uncini per aggrapparsi agli ospiti.
Morfologia
La morfologia degli acari varia a seconda della loro funzione ecologica e del tipo di vita che conducono. Alcuni acari sono predatori, altri sono parassiti di animali o piante, mentre altri ancora vivono come saprofiti, nutrendosi di materiale organico in decomposizione.
In generale, gli acari presentano un corpo segmentato e una cuticola che può essere flessibile o dura, a seconda delle condizioni ambientali e del loro stile di vita. I più comuni, come gli acari della polvere, hanno un corpo morbido e globoso, senza evidenti divisioni tra il cefalotorace e l’opistosoma.
Riproduzione e proliferazione
Gli acari hanno un ciclo riproduttivo che varia a seconda della variante, ma in generale si riproducono sessualmente, con una chiara distinzione tra maschi e femmine. Il processo riproduttivo inizia con l’accoppiamento, durante il quale il maschio trasferisce lo sperma alla femmina, che successivamente depone le uova. Ogni femmina può deporre un numero variabile di uova, ma in genere si tratta di decine o centinaia di uova nel corso della sua vita.
Ciclo di sviluppo: dalle uova allo stadio adulto
Le uova si schiudono nel giro di pochi giorni, dando origine a larve a sei zampe. Queste larve sono la prima fase dello sviluppo post-embrionale e rappresentano uno stadio immaturo. Durante la loro crescita, le larve subiscono una serie di mutazioni che le portano a uno stadio intermedio, noto come ninfa. Le ninfe sono già più simili agli adulti, ma mancano ancora alcune caratteristiche definitive.
Nel corso dello sviluppo, le ninfe passano attraverso diverse fasi, e con ogni muta acquisiscono nuove caratteristiche fino a raggiungere lo stadio adulto, completo di otto zampe. Questo processo di crescita e trasformazione, dalla larva all’adulto, è tipico di molti aracnidi e può essere estremamente rapido.
Velocità di riproduzione
Il ciclo vitale degli acari può essere straordinariamente veloce, specialmente in ambienti con condizioni favorevoli, come temperature calde e un’elevata umidità. Alcuni acari, come quelli della polvere, possono completare l’intero ciclo di vita – dalla deposizione delle uova fino allo sviluppo dello stadio adulto – in appena 2-3 settimane. Questa rapidità di riproduzione permette alle popolazioni di acari di proliferare rapidamente in spazi come case, uffici e ambienti chiusi, dove trovano il giusto nutrimento e condizioni climatiche ideali.
Proliferazione in ambienti domestici
Gli ambienti domestici rappresentano un terreno ideale per la proliferazione degli acari, in particolare in spazi come i materassi, i tappeti, e i cuscini, dove si accumula polvere e cellule morte, fonte primaria di nutrimento per gli acari della polvere. Un singolo grammo di polvere può ospitare centinaia o migliaia di acari, e la loro popolazione può crescere rapidamente se non vengono adottate misure di prevenzione adeguate.
L’umidità gioca un ruolo cruciale nella loro proliferazione: temperature attorno ai 20-25 gradi Celsius e umidità relativa superiore al 50% creano un ambiente ideale per la riproduzione degli acari. In queste condizioni, le femmine continuano a deporre uova a un ritmo costante, il che significa che in un breve periodo di tempo la popolazione di acari può moltiplicarsi notevolmente. Questo rende particolarmente difficile controllare le infestazioni, soprattutto in ambienti chiusi, dove il ricambio d’aria è limitato e le superfici tendono a trattenere polvere e detriti organici.
Lunga sopravvivenza e resistenza
Un altro fattore che contribuisce alla proliferazione degli acari è la loro capacità di sopravvivere anche in condizioni difficili. Sebbene preferiscano ambienti umidi e caldi, gli acari possono tollerare periodi di secchezza e bassa umidità, rallentando il loro metabolismo e aspettando condizioni migliori per riprodursi. Questo li rende particolarmente resistenti, complicando ulteriormente la loro eliminazione definitiva dagli ambienti domestici.
In sintesi, la rapidità del ciclo riproduttivo degli acari, unita alla loro capacità di adattarsi a diverse condizioni ambientali, fa sì che questi piccoli aracnidi rappresentino una sfida costante per chi desidera mantenere un ambiente domestico libero da allergeni e infestazioni.
Habitat: dove vivono gli acari?
Gli acari sono organismi estremamente versatili e possono adattarsi a vivere in un’ampia varietà di ambienti. La loro capacità di sopravvivere e prosperare in condizioni diverse li rende uno dei gruppi di artropodi più diffusi sulla Terra. Si trovano sia in ambienti naturali, come il suolo e le piante, che in ambienti artificiali come le abitazioni umane. In generale, gli acari prediligono ambienti caldo-umidi, ma molte varianti hanno sviluppato adattamenti per vivere anche in condizioni più estreme, come aree desertiche o zone con alte escursioni termiche.
Acari della polvere: l’habitat domestico
I più conosciuti e problematici per l’uomo sono gli acari della polvere, che si sono adattati perfettamente all’ambiente domestico. Questi acari prosperano principalmente negli spazi chiusi, dove trovano abbondanza di cibo sotto forma di pelle morta e forfora. Le abitazioni moderne offrono condizioni ideali per la loro proliferazione, soprattutto grazie all’utilizzo di tappeti, moquette e cuscini che trattengono polvere e umidità.
Gli habitat preferiti dagli acari della polvere all’interno delle case includono:
- Materassi e cuscini: Gli acari trovano una vera e propria miniera di nutrimento nei letti, dove le persone passano molte ore rilasciando cellule morte della pelle. L’ambiente umido e caldo delle lenzuola contribuisce alla loro proliferazione e possono provocare acariosi. Scopri come eliminare gli acari dal letto.
- Tappeti e moquette: Questi tessuti, presenti in molte abitazioni, rappresentano un terreno ideale per gli acari, che vi trovano polvere e detriti organici. Le fibre dei tappeti trattengono l’umidità e creano un ambiente ideale per la loro sopravvivenza.
- Divani e poltrone: Come per i tappeti, i tessuti che ricoprono i mobili imbottiti accumulano particelle di pelle e forfora, offrendo un rifugio perfetto agli acari. I divani, in particolare, trattengono polvere nelle fibre profonde, il che li rende difficili da pulire a fondo.
- Peluche e tende: Anche se meno intuitivo, gli acari si insediano facilmente in peluche, tende e cuscini decorativi, poiché questi oggetti vengono puliti con minor frequenza rispetto ad altre superfici domestiche.
Condizioni ambientali ideali
Gli acari della polvere prosperano in ambienti con una temperatura compresa tra i 20 e i 25 gradi Celsius e un’umidità relativa superiore al 50%. Questi due fattori sono cruciali per la loro sopravvivenza e proliferazione. Nelle abitazioni non adeguatamente ventilate, soprattutto durante i mesi più umidi, gli acari trovano l’ambiente ideale per moltiplicarsi rapidamente.
Quando l’umidità scende al di sotto del 50%, gli acari faticano a sopravvivere, poiché non riescono a mantenere l’idratazione corporea. Tuttavia, sono capaci di rallentare il loro metabolismo e sopravvivere in stato di quiescenza fino a quando l’umidità non torna a livelli ottimali. Questo li rende particolarmente difficili da eliminare del tutto, poiché riescono a resistere anche in ambienti temporaneamente inospitali.
Altri habitat naturali
Sebbene gli acari della polvere siano noti per la loro presenza nelle abitazioni umane, esistono migliaia di specie di acari che vivono in altri tipi di habitat, sia naturali che artificiali.
- Suolo: Molte specie di acari vivono nel suolo, dove svolgono un ruolo fondamentale nella decomposizione di materia organica. Questi acari, noti come acari del suolo, si nutrono di funghi, batteri e detriti organici, contribuendo così al ciclo dei nutrienti negli ecosistemi terrestri.
- Acque dolci: Alcune specie di acari hanno colonizzato habitat acquatici, come stagni, fiumi e laghi. Questi acari acquatici possono vivere sia in superficie che nei sedimenti e sono capaci di sopravvivere anche in acque con livelli di ossigeno molto bassi.
- Simbiosi con animali come cani e gatti: Alcuni acari vivono in simbiosi o come parassiti su altre specie animali. Un esempio tipico è quello degli acari nelle orecchie del cane, che infestano gatti (leggi anche acari del gatto), cani e altri mammiferi. Questi acari si nutrono del cerume e dei tessuti all’interno delle orecchie, causando irritazione e infezioni all’ospite.
- Piante: Gli acari delle piante sono parassiti che si nutrono di linfa, provocando danni significativi alle foglie e agli steli delle piante. Una delle specie più conosciute è il ragnetto rosso, che attacca una vasta gamma di colture agricole.
Ambienti estremi
Non tutte le specie di acari vivono in ambienti caldi e umidi. Alcune specie si sono adattate a vivere in condizioni estreme:
- Deserti: Alcuni acari sono in grado di sopravvivere in ambienti desertici, dove le temperature possono superare i 40 gradi Celsius di giorno e scendere sotto lo zero di notte. In queste condizioni estreme, gli acari hanno sviluppato meccanismi per conservare l’acqua e ridurre il dispendio energetico.
- Ambienti artici: Anche nelle regioni artiche e antartiche, dove la vita è dura per la maggior parte degli organismi, esistono specie di acari che si sono adattate al freddo intenso. Questi acari sopravvivono grazie a un metabolismo rallentato e possono rimanere in uno stato di quiescenza per lunghi periodi, attendendo condizioni migliori.
Gli acari sono organismi altamente adattabili, capaci di prosperare in una vasta gamma di habitat, dalle case umide e calde agli ambienti naturali estremi. La loro diffusione in molteplici contesti ecologici li rende particolarmente resistenti e difficili da eliminare, soprattutto nelle abitazioni umane, dove trovano costantemente nutrimento e condizioni favorevoli.
Quanti acari ci sono in un grammo di polvere?
In ogni grammo di polvere possono essere presenti tra i 100 e i 500 acari. Questo dato può aumentare in ambienti particolarmente umidi o poco puliti, dove la polvere accumulata offre nutrimento e condizioni ideali per la loro proliferazione.
La concentrazione di acari in un ambiente può variare, ma è stato stimato che in un materasso medio ci possano essere milioni di acari, una vera e propria “colonia” invisibile che può causare problemi di salute, soprattutto per chi soffre di allergie respiratorie.