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Acari e agricoltura: effetti sulle colture

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Gli acari delle piante sono tra i parassiti delle piante più dannosi per le colture agricole e ornamentali. Questi minuscoli aracnidi, spesso invisibili a occhio nudo, si nutrono della linfa delle piante, compromettendone la salute e riducendo la produttività. L’infestazione da acari può colpire molte specie, tra cui alberi da frutto, piante di agrumi, vite, pomacee, cucurbitacee e solanacee, oltre a numerose specie ornamentali.

Gli acari si riproducono molto velocemente, creando danni in pochi giorni, specialmente in condizioni di umidità e temperatura elevate. Alcuni lasciano una finissima polverina bianca sulle foglie, mentre altri provocano ingiallimenti e necrosi. Per questo motivo, prevenire e curare le infestazioni è essenziale per proteggere le coltivazioni.

Di seguito analizziamo cosa sono gli acari, come riconoscere un’infestazione, quali sono le specie di acari più famosi e i migliori rimedi naturali e chimici per combattere gli acari e uccidere gli acari in modo efficace.

Acari e agricoltura: quali sono i più pericolosi per le coltivazioni

Gli acari appartengono alla classe degli aracnidi e, nonostante le loro dimensioni ridotte (massimo qualche millimetro), sono tra i principali responsabili del declino delle colture in pieno campo e in serra. A differenza degli insetti del pomodoro e di altri parassiti, gli acari si nutrono della linfa delle piante, danneggiando i tessuti fogliari e rallentando la crescita.

Tra gli acari più famosi, il ragnetto rosso (Tetranychus urticae) è il più diffuso e pericoloso. Infesta molti ortaggi, come il pomodoro e le cucurbitacee, oltre a vite, olivo e alberi da frutto. Si riconosce per il colore rossastro e per la presenza di ragnatele sottili sulla pagina inferiore delle foglie. Altri acari dannosi includono:

  • Ragnetto giallo (Eotetranychus carpini), che colpisce le pomacee e altre piante da frutto.
  • Acari eriophydi, come l’acaro della ruggine, che deforma le foglie e le gemme di viti e agrumi.
  • Tarsonemidi, che attaccano le piante ornamentali, come le rose e le orchidee, causando gravi danni estetici.
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Riconoscere un’infestazione tempestivamente è fondamentale per prevenire danni irreversibili. Comunemente si pensa che gli acari siano visibili all’occhio umano, ma in realtà serve una lente di ingrandimento per individuarli con precisione.

Come gli acari danneggiano le colture

Gli acari cibandosi della linfa vegetale compromettono la salute delle piante, causando decolorazione, ingiallimenti e necrosi. Il loro attacco indebolisce il sistema fogliare, riducendo la capacità della pianta di effettuare la fotosintesi. Nei casi più gravi, le foglie tendono a cadere, provocando una perdita significativa della produzione.

Oltre ai danni diretti, gli acari favoriscono la diffusione di malattie fungine come l’oidio, la peronospora della vite e le malattie del pomodoro. Ad esempio, il ragnetto rosso spesso si associa alla peronospora della vite rosa, peggiorando le condizioni della pianta.

L’umidità e lo stress idrico sono fattori che aumentano la vulnerabilità delle colture. Le piante nutrite male o sottoposte a eccessiva concimazione possono essere più soggette agli attacchi degli acari.

acari e agricoltura
foto di una disinfestazione in agricoltura dagli acari

Strategie di controllo: lotta biologica contro gli acari

La lotta agli acari può essere effettuata attraverso diversi metodi, tra cui l’uso di predatori naturali e prodotti biologici. Tra gli insetti utili, la coccinella e il fitoseide Phytoseiulus persimilis sono i migliori alleati per mantenere il controllo delle popolazioni di acari. Anche alcune specie di vespa parassitoide contribuiscono alla regolazione naturale.

Tra i rimedi naturali, l’olio di neem è un rimedio sicuramente efficace, in grado di alterare il ciclo vitale degli acari senza danneggiare le colture. Anche estratti vegetali a base di aglio, ortica e peperoncino possono essere utilizzati per respingere questi parassiti.

Per prevenire gli acari delle piante, è essenziale ridurre l’umidità e migliorare la ventilazione, specialmente in serra. Attacchi bisogna evitare condizioni favorevoli alla loro proliferazione, adottando pratiche agronomiche corrette.

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Uso di insetticidi e acaricidi: quando servono i trattamenti chimici

Se l’infestazione è avanzata, può essere necessario ricorrere agli insetticidi acaricidi ovo-larvicidi, efficaci sia su larve e adulti. I principi attivi più comuni includono:

  • Insetticidi di contatto, che uccidono gli acari rapidamente.
  • Regolatori di crescita, che impediscono agli acari di completare il loro ciclo riproduttivo.
  • Acaricidi sistemici, che vengono assorbiti dalla pianta e risultano attivi per contatto con gli acari.

Un prodotto come Vertimec EC Syngenta può essere utilizzato per il trattamento professionale, mentre per l’uso non professionale esistono soluzioni meno aggressive. Tuttavia, bisogna sempre adottare un approccio di lotta integrata, alternando trattamenti chimici e biologici per evitare fenomeni di resistenza.

Prevenire gli acari nell’agricoltura: buone pratiche agronomiche

Per prevenire e curare le infestazioni da acari, gli agricoltori devono adottare strategie preventive efficaci. Ecco alcune pratiche consigliate:

  • Monitoraggio costante, con ispezione della pagina inferiore delle foglie.
  • Mantenere il controllo di temperatura e umidità, specialmente in serra.
  • Rotazione colturale, per evitare il proliferare degli acari in colture successive.
  • Uso di varietà resistenti, selezionate per contrastare le infestazioni.

Infine, per restare aggiornati sulle nuove tecniche di difesa dal mal degli acari, è utile iscriversi a una newsletter di settore o consultare esperti in agricoltura sostenibile.

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